ANKARA – Ancora una volta una donna è stata uccisa dal marito in Turchia, un paese dove le violenze alle donne, ad un giorno dall’8 marzo rimangono un fenomeno endemico. Ceylan Korkmaz, 35 anni, è stata uccisa a fucilate dal marito in piena strada mentre andava a prendere il figlio a scuola a Siverek, in provincia di Sanliurfa, nell’Anatolia meridionale.
Il marito, Ahmet Korkmaz, è stato arrestato con i tre fratelli che lo accompagnavano, riferisce l’agenzia Dogan. Alla polizia ha detto di avere ucciso la moglie “per una questione di onore”. I crimini ‘d’onore’, e in generale le violenze contro le donne, rimangono diffusi in Turchia, soprattutto nelle zone rurali e nelle periferie delle grandi città dove predomina una società islamica conservatrice.
La vicenda di Ceylan Korkmaz interviene mentre nel paese è ancora forte l’emozione suscitata dalla tragica vicenda della studentessa di Mersin Ozcecan Aslan, 20 anni, picchiata, violentata, uccisa e bruciata il mese scorso da un autista di minibus di cui era rimasta l’ultima passeggera. Migliaia di persone hanno partecipato in tutto il paese a manifestazioni di protesta e di denuncia contro le violenze alle donne. Secondo l’opposizione da quando il partito islamico Akp di Erdpgan è al potere, le violenze sessuali sono aumentate del 400%.