Per l’ottava volta New York e gli Stati Uniti si sono stretti nuovamente nel ricordo delle vittime degli attentati dell’11 settembre. Il presidente Barack Obama ha usato parole nette per assicurare agli americani che l’impegno non è scemato:«Difenderò l’America, nessuna esitazione contro Al Qaeda».
A New York la notte scorsa si erano accesi i grandi fari azzurri puntati al cielo che disegnano sulla skyline della città il profilo delle torri gemelle abbattute dai kamikaze; nella mattinata a Ground Zero sono stati posati dei fiori nelle due vasche quadrate, il simbolo delle torri, a ricordare tutti le vittime dell’attentato.
Il presidente Barack Obama è andato con la moglie Michelle al Pentagono per ricordare con un minuto di silenzio le vittime dell’impatto del terzo dei quattro aerei dirottati da Al Qaeda: nello stesso momento, in contemporanea, dal Ground Zero venivano letti i nomi delle 2.752 vittime.
Intanto, a Washington si era diffuso l’allarme per la notizia, riportata da Cnn, che la Guardia costiera aveva sparato contro una imbarcazione sospetta che si trovava in una zona off limits sul fiume Potomac, che bagna la capitale americana. Nell’audio diffuso dalla Cnn si sentono le autorità marittime intimare alla barca di rallentare: poi, riferisce la tv, «sono state sparate almeno dieci raffiche. Una misura senza precedenti» motivata, spiegano i giornalisti, «dalla delicatezza dell’anniversario».
Subito è però arrivata la notizia in cui la Guardia costiera ha negato di aver sparato contro una imbarcazione, sostenendo che si trattasse solo di una “esercitazione”. La Cnn ha tuttavia commentato: «Abbiamo le registrazioni delle conversazioni tra polizia e guardia costiera e la polizia non sembrava sapere che si trattasse di un’esercitazione. Quel che sappiamo è che quando il presidente è in giro c’è un sacco di gente armata e nervosa».
