Sesso orale o sesso completo, anche di gruppo, non fa differenza. In cambio, telefonini, biglietti per i concerti, ricariche, ipod, magliette, catenine e braccialetti. Si prostituiscono anche solo per un compito in classe; Dove? In discoteca, nei bagni o dietro le tende, o a scuola, sempre nei bagni.
Hanno tra i tredici e i quindici anni, di buona famiglia, adolescenti per bene che si vendono ai compagni di scuola senza farsi troppi scrupoli. «È un fenomeno in grande espansione che ha sorpreso anche me», spiega a La Stampa Luca Bernardo, direttore del Centro studi contro il bullismo del Fatebenefratelli di Milano, «se nessuno interverrà cresceranno con la certezza che nella vita conti solo il denaro».
Rudy Citterio, presidente dell’Associazione locali notturni di Milano, non ha dubbi: «Una discoteca non può sostituirsi agli educatori, è la famiglia che deve tirar su i figli con valori e principi sani».
