Dopo la strage di paracadutisti italiani a Kabul, ennesima perdita tra le file dell’Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato: si tratta di un soldato statunitense, ucciso dallo scoppio di una bomba mentre era in servizio di pattuglia in un’imprecisata zona nel sud dell’Afghanistan.
Lo ha reso noto l’Alleanza con un comunicato, nel quale si precisa che l’agguato letale risale al 17 settembre, stesso giorno dell’attentato contro i militari italiani.
L’ordigno, secondo la tattica ormai abituale dei Talebani, era stato occultato lungo il ciglio di una strada, ed è stato fatto detonare a distanza al passaggio del veicolo con a bordo la vittima.
Per le truppe occidentali il 2009 è stato l’anno più sanguinoso dall’avvio della campagna anti-Talebani, a fine 2001; soltanto in settembre nel Paese centro-asiatico hanno perduto la vita quasi cinquanta uomini.