È stato liberato e ha lasciato l’Afghanistan il giovane giornalista afghano Sayed Pervez Kambaksh, condannato a morte nel suo Paese per “blasfemia” per essersi occupato dei diritti delle donne, il cui caso ha mobilitato una campagna mondiale in suo favore. Lo afferma il quotidiano britannico The Independent sul suo sito online, aggiungendo che il giornalista è stato «segretamente graziato dal presidente (Hamid) Karzai».
L’avvocato di Kambaksh ha dichiarato di «non poter confermare che sia fuori dal Paese problemi di riservatezza»; quanto alla data del rilascio, il legale ha parlato di «un paio di settimane fa».
Il fratello del giornalista ha invece dichiarato: «Posso confermare la sua liberazione ma non posso aggiungere altro».