Nessun cambio delle regole d’ingaggio per la missione in Afghanistan. Lo ha riferito alla Camera dei Deputati il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che stava riferendo del ferimento di tre militari italiani, avvenuto l’11 giugno. «L’azione dei nostri militari – ha spiegato La Russa – si è sempre conformata a questo principio: difendersi efficacemente e tutelare la propria sicurezza di fronte ad attacchi ostili».
La Russa ha poi confermato «l’incremento delle forze in Afghanistan in occasione delle elezioni della prossima estate nei termini già esposti alle commissioni delle Camere». L’annunciato impegno italiano in occasione delle elezioni presidenziali riguarda 400 militari che dovrebbero partire a fine giugno e fermarsi fino all’eventuale svolgimento del ballottaggio, il completamento dell’invio dei Tornado, con altri due aerei da trasporto con 40 unità di personale e tre elicotteri per la evacuazione medica con il relativo personale.
Inoltre saranno inviati 56 carabinieri, impegnati nel progetto di addestramento della polizia afghana. Questo incremento temporaneo, ha sottolineato La Russa, è stato deciso da tempo e a prescindere dall’andamento del colloquio tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente degli Usa Barack Obama, «di cui non conosco i dettagli». Il ministro della Difesa ha anche annunciato che nei prossimi giorni farà una visita nelle località in cui sono impegnati i contingenti italiani.