Nel corso di un’operazione notturna, congiunta tra Esercito afghano e Forze Speciali italiane nella provincia di Farah, sono stati catturati 4 insorti ricercati per le loro attività ostili al Governo della Repubblica Islamica dell’Afghanistan ed è stato sequestrato e successivamente consegnato alle autorità locali un grosso quantitativo di oppio lavorato.
Il traffico di droga viene estensivamente utilizzato dagli insorti per finanziare la guerriglia. Nei confronti di questo traffico, i cui proventi si trasformano letteralmente in armi e munizioni per l’insurrezione, è in atto da tempo una forte azione di contrasto da parte delle autorità governative afghane, supportate dalle forze internazionali.
La provincia di Farah si trova nella parte meridionale della Regione Ovest e, dopo la provincia di Helmand, è la maggiore produttrice di papavero da oppio, in una nazione che da sola copre oltre il 90% della produzione mondiale di tale pericoloso prodotto. Oltre alle azioni di interdizione, vengono svolte attività di supporto agli agricoltori, spesso costretti a tale traffico dalle milizie della guerriglia, al fine di favorire la produzione di colture alternative di carattere alimentare che assicurino alle comunità rurali validi mezzi di sostentamento.
I risultati dell’operazione sono stati illustrati alla stampa locale dal Governatore della Provincia che ha ringraziato i militari dell’ANA e dell’Esercito italiano per l’importante risultato conseguito. A fianco degli incursori dell’Esercito italiano, nella difficile Provincia di Farah opera anche un “Battle Group” del 187° reggimento paracadutisti della Folgore.
