Giorgio Napolitano ritiene che non ci siano aspetti da riesaminare nella missione italiana in Afghanistan. «Non credo ci sia nulla da rivedere», ha affermato il presidente della Repubblica.
Per il capo dello Stato, il contributo italiano in Afghanistan, «è stato sempre concepito in modo equilibrato». Per quanto riguarda l’eventuale revisione dei termini della missione, Napolitano ammette che «ne abbiamo discusso anche l’ultima volta in cui si è riunito il Consiglio supremo di difesa che io presiedo».
«È stato riconfermato pienamente e in modo molto determinato il nostro impegno in Afghanistan – ha ribadito il presidente – e ancora una volta ho potuto constatare l’accordo tra i membri del governo che ne fanno parte, a cominciare dal presidente del Consiglio, al ministro della Difesa, il Capo di Stato maggiore della Difesa, ed anche io, sulla necessita’ di caratterizzare il nostro contributo in Afghanistan tanto sul piano militare quanto su quello civile».
«Quindi il problema – sottolinea il capo dello Stato – non è come rideterminare il contributo italiano. È una discussione più ampia che probabilmente, innanzitutto da parte della nazione americana, si ritiene di dover portare avanti. Il nuovo comandante americano ha cominciato ad avanzare ipotesi e fare ragionamenti. Io non credo che ci sia nulla da rivedere nell’orientamento che abbiamo adottato».