In Afghanistan continuano ad essere emanati provvedimenti ispirati alla legge dei taliban. Secondo fonti Onu, il governo di Kabul ha votato una legge, ancora non pubblicata, molto penalizzante e restrittiva per le donne.
La nuova norma obbliga le donne a “concedersi” al marito senza opporre resistenza, di fatto uno stupro legalizzato. Inoltre, le donne non potranno uscire di casa, cercare lavoro, andare dal medico, senza il permesso del consorte. La tutela dei figli è affidata esclusivamente ai padri e ai nonni.
Secondo molti parlamentari contrari e molti gruppi umanitari, la mossa del governo Karzai rappresenta un tentativo di compiacere i fondamentalisti in vista delle elezioni presidenziali di agosto. Per il quotidiano inglese “Indipendent”, dietro il ritorno di fatto alla “sharia”, ci sarebbero le pressioni del governo iraniano, che mantiene stretti legami con la minoranza sciita afghana.