Dieci soldati francesi del contingente Nato in Afghanistan sono rimasti uccisi la scorsa notte in un’imboscata tesa dai talebani a una cinquantina di chilometri a est di Kabul. Lo ha appreso l’agenzia France Presse da una fonte vicina alla presidenza francese. Ventuno i feriti. Le vittime fanno parte dell’ottavo reggimento dei parà della marina. Il combattimento che ha coinvolto i militari francesi è cominciato lunedì ed è proseguito nella notte.
Una fonte militare in Afghanistan aveva riferito, poco prima dell’annuncio dell’Eliseo, che dei soldati francesi della forza internazionale erano impegnati in un «incidente importante» con dei talebani nel distretto di Sarubi, ma non aveva comunicato il bilancio degli scontri.
Prima dello scontro di ieri, erano 14 i militari francesi uccisi in incidenti, operazioni o attentati dal 2001, secondo lo stato maggiore francese. I militari uccisi ieri sono i primi da quando è stata rafforzata la presenza militare francese in Afghanistan, annunciata dal presidente Nicolas Sarkozy al vertice Nato di Bucarest lo scorso aprile. Circa 3.000 soldati francesi sono attualmente impegnati nella Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, della Nato) in Afghanistan, principalmente a Kabul e nella provincia di Kapisa, a nord est della capitale.
Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha deciso di partire per l’Afghanistan non appena appresa la notizia della morte di dieci militari delle forze speciali francesi. La missione di Sarkozy è tesa a «rassicurare i militari che la Francia è al loro fianco», si legge in un comunicato dell’Eliseo. «La mia decisione rimane ferma. La Francia è impegnata a continuare a combattere nella lotta contro il terrorismo, per la democrazia e la libertà », ha dichiarato il presidente.
