di Anna
Rispondo alla lettera di una mamma che si lamenta di come neanche piu' l'esempio dei genitori serve per educare bene i figli. Io ho tre figli (2 femmine e un maschio) che tendono tenacemente ad allinearsi all'immagine degli adolescenti di oggi. Sono ancora piccoli ma ce la mettono tutta. Io per educarli e tenerli in carreggiata oltre all'esempio, da tempo, uso un'altra arma, secondo me più efficace. L'obbligo. Ho obbligato le mie figlie, e farò lo stesso con il piccolo, a leggere. Di tutto: Pinocchio, Harry Potter, Fairy Oak, Tre uomini in barca … alcuni libri non li hanno finiti, ma altri li hanno amati e se non le avessi obbligate non sarebbe successo. La lotta tra libri e tv è impari all'inizio. Le obbligo a studiare. Quasi quotidianamente la sera dopo il lavoro ho ripassato con loro le lezioni. Con le verdure mi fermo solo di fronte al vomito spontaneo, ma comunque vanno assaggiate. E' molto faticoso e bisogna iniziare fin da piccoli. I risultati veri si vedranno tra un po' di anni, per ora mi accontento di vedere la grande (13 anni) che si è letta tutti i libri di Twilight perché "i libri sono meglio dei film". Un'altra grande conquista è che sono riuscita a dimostrare loro scientificamente che se studiano i voti sono buoni/ottimi ed è scomparsa quella sorta di casualità sul rendimento scolastico di cui loro erano fermamente convinte. Nonostante o grazie ai nostri obblighi e ovviamente divieti (mio marito è perfettamente d'accordo con me), la cosa più importante è che mi sembrano felici. Posto che l'educazione dei figli è una sfida quotidiana, questa storia dell'educazione "autoritaria" non è una novità, è quella con cui siamo stati cresciuti noi e non l'ho pensata tutta da sola. Durante una delle mie numerose fasi di paranoia educativa, anni fa, ho incontrato un libro: "Se mi vuoi bene dimmi di NO". Secondo me questo libro dovrebbero distribuirlo nei reparti di maternità insieme ai bambini.