Come nei bar di tutta Italia, alle 6 del pomeriggio scatta nelle buvette di Camera e Senato l’ora dell’aperitivo, con prosecco e spritz accompagnati da patatine e mandorle salate. Ma per la senatrice del Pdl Maria Ida Germontani è venuto il tempo che dal “palazzo” parta il buon esempio e, sulla falsariga di quanto deciso a Milano per gli under 16, si vieti la vendita di alcol nei bar del parlamento.
«Ha ragione il presidente Berlusconi quando plaude all’iniziativa del comune di Milano che ha deciso di vietare la vendita degli alcolici ai minori – ha spiegato la Germontani – una decisione importante e che punta a intervenire su un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante e che mette in pericolo la salute e la vita di migliaia di giovani».
«In questo senso farebbero bene anche le altre città ad adeguarsi ad una normativa restrittiva, che appunto freni o quantomeno scoraggi le giovani generazioni all’uso delle sostanze alcoliche», ha aggiunto. «È evidente che in questa battaglia il mondo della politica non puà rimanere a guardare e anzi deve dare un segnale concreto partendo per esempio dal divieto di vendita di alcolici all’interno delle buvette di Camera e Senato».
Un divieto, ha tenuito a precisare, «che peraltro non suonerebbe come “fondamentalismo”, visto che negli Stati Uniti da anni vige questa restrizione, ma piuttosto un messaggio significativo verso quei tanti ragazzi che ogni giorno sempre di più rovinano la loro vita attaccati al collo di una bottiglia».