ALFANO: ”ORA IL LODO ”SCHIFANI”, IL PD APRE, DI PIETRO ATTACCA

Dopo la «salvapremier» il governo punta ad un altro provvedimento che desta polemiche. E lo fa con il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, durante l’audizione presso la commissione Giustizia del Senato. «Al prossimo Consiglio dei Ministri, – anticipa il Guardasigilli – ci sarà l’annunciato provvedimento per bloccare i processi penali per le più alte cariche dello Stato».

FINOCCHIARO – «Sul lodo Schifani o Maccanico io non ho nessuna pregiudiziale di principio. Nel senso che un sistema di immunità per le alte cariche esiste anche in altri Paesi europei». Lo dice Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, conversando con i giornalisti al Senato, sottolineando che però «il problema qui è che lo propone il presidente del Consiglio in carica per un procedimento a proprio carico. Diciamo che c’è una ineleganza, una inopportunità che io non fatico a vedere. Mi chiedo se altri fatichino a vederla».

SENATO: SI’ A DECRETO SICUREZZA – Intanto il Senato ha votato a favore del decreto sicurezza che contiene anche il cosidetto emendamento «salvapremier» che sospende i processi. L’aula di Palazzo Madama ha licenziato il provvedimento con i voti del solo Pdl (e degli alleati Lega e Mpa). Il testo è stato licenziato con 166 voti a favore, 123 contrari e un astenuto (il senatore a vita, Francesco Cossiga).

Dopo il no all’autorizzazione a procedere a Di Girolamo (il senatore del Pdl eletto all’estero, sembra senza averne i titoli e pe i quali il gip di Roma ha chiesto l’arresto) e l’apertura sul lodo Schifani «bis» da parte dei democratici, con il Pd «si pone un problema gravissimo di alleanze». Lo ha dichiarato  il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro che attacca il partito di Veltroni: «Ci dicano se vogliono fare la ruota di scorta a Berlusconi». «Noi dell’Italia dei Valori – scandisce – abbiamo chiesto agli elettori di votarci per essere alternativi a Berlusconi, se il Pd ha deciso di fare da supporto a Berlusconi non possiamo essere alleati. Ci vuole un immediato chiarimento pubblico».

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