Altro attentato contro militari. Domenica scorsa un attentato contro un convoglio militare vicino alla città di Skikda, sulla costa a 350 chilometri a est di Algeri, aveva ucciso almeno altre 12 persone, undici soldati e un civile. Una bomba era esplosa al passaggio di un convoglio di tre veicoli delle forze di sicurezza in una zona montuosa della regione. All’arrivo di alcuni soldati, venuti a dare manforte agli agenti impegnati in violenti scontri con i guerriglieri, è esplosa una seconda bomba. Nello scontro a fuoco che ha fatto seguito l’esplosione sono rimasti uccisi anche quattro attentatori.
I precedenti. L’attentato suicida di Issers è il quarto compiuto in meno di un mese in Cabilia. Il 10 agosto otto civili avevano perso la vita in un attacco kamikaze compiuto in una caserma a Zemmouri El Bahri. Il 3 agosto 25 persone erano rimaste ferite a Tizi Ouzou, il capoluogo della regione berbera, mentre il 23 luglio un kamikaze a bordo di una moto si è fatto esplodere al passaggio di un convoglio dell’esercito a Lakdaria, 70 km ad est di Algeri, ferendo 13 militari. Gli ultimi due attentanti sono stati rivendicati da Al Qaeda per il Maghreb islamico.
L’attentato di oggi è comunque il più sanguinoso degli ultimi mesi. Più grave anche di quello dell’11 dicembre 2007, ad Algeri, contro la sede dell’Onu e la Corte costituzionale in cui persero la vita 41 persone.