Non solo lo «sciopero selvaggio» di lunedì scorso, ma anche «lo sciopero pignolo» di dipendenti di Alitalia che applicano alla lettera le regole del manuale operativo rappresenta «una grave lesione dei diritti dei cittadini», un’«evidente violazione delle regole». Lo dice il Garante per gli scioperi nei servizi pubblici, Antonio Martone, che ha incontrato i sindacati autonomi del fronte del no «per un estremo tentativo» di interrompere le agitazioni. Lo sciopero bianco degli equipaggi «se si conferma di queste dimensioni, può essere considerato in tutto e per tutto come uno sciopero, quindi in violazione delle regole» sottolinea Martone. Quanto allo sciopero selvaggio di 24 ore e ai picchetti dei dipendenti, per il presidente della commissione di garanzia esiste «l’ipotesi penale della turbativa del regolare svolgimento dei servizi pubblici». In questo caso «il primo problema è identificare i responsabili». Condanna anche dal segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, secondo cui «tutti gli scioperi fatti contro i cittadini, senza rispettare le leggi, sono illegali e sbagliati e hanno come obiettivo quello di colpire gli utenti e non i responsabili. Si rischia di dare il pretesto a chi vuole intervenire per ridurre la libertà di espressione».
MULTE DELL’ENAC – Non solo: Alitalia dovrà pagare 16 sanzioni, per un totale di 255mila euro, per i disagi provocati dallo sciopero lunedì 10 novembre con la mancata assistenza dei passeggeri. Lo ha annunciato il presidente dell’Enac, Vito Riggio, in un’intervista al Sole 24 Ore. «È intollerabile quanto è accaduto finora – sottolinea Riggio -. Stiamo comminando le sanzioni a carico di Alitalia per mancata assistenza e per la mancata riprotezione dei passeggeri nella prima giornata di agitazioni, ma le verifiche saranno estese anche alle giornate successive». Per le giornate di caos l’azienda sarebbe chiamata a pagare, secondo quanto ha spiegato Riggio, complessivamente tra i 500 mila e 1 milione di euro.
ANCORA VOLI CANCELLATI – Anche oggi è una giornata difficile per chi si deve spostare in aereo. Sono 10 i voli cancellati nello scalo milanese di Linate e tre in quello di Malpensa. Più grave la situazione a Fiumincino dove si registrano già una ventina di voli cancellati, tra partenze e arrivi, e oltre una decina di ritardi, con attese che oscillano tra i venti minuti fino a quasi due ore. Passeggeri in fila ancora per gli strascichi di collegamenti soppressi nella serata di mercoledì. A Fiumicino è salito a oltre una trentina, tra arrivi e partenze, il numero dei voli Alitalia cancellati. Ai collegamenti soppressi in partenza, finora otto, si sono aggiunti quelli diretti a Tripoli, Tunisi e Trieste. Più di venti gli arrivi annullati: tra questi quattro voli da Linate, altri da Pisa, Trieste, Genova, Catania, Monaco, Cagliari, Brindisi, Parigi, Firenze, Palermo. Diversi voli fanno registrare ritardi da 30 minuti a 2 ore.
DISAGI PER I PASSEGGERI – Per il quarto giorno consecutivo non mancano quindi i disagi per i passeggeri. Sono una decina gli esposti presentati, da lunedi scorso, alla Polaria per i disagi subiti e per avere chiarimenti sulla soppressione di alcuni voli. «Mi hanno cancellato il volo questa mattina per Ginevra delle 9 – racconta una signora – e questo mi comporta una serie di problemi di lavoro a catena, perché dovevo proseguire per la Francia». «Volo per Genova delle 9.15 cancellato, me l’hanno detto al check-in – spiega un uomo d’affari – avevo appuntamenti di lavoro che ora rischiano di saltare: ho il dubbio ora se partire in auto. Certo, che questo caos è paradossale: è un ostruzionismo che autodanneggia gli stessi lavoratori Alitalia, senza arrivare ad uno scopo». Se ai voli nazionali le file sono comunque contenute, al molo internazionale raggiunge stabilmente una trentina di metri e raccoglie anche passeggeri, che hanno avuto voli cancellazioni nella serata di mercoledì. «Il volo per Buenos Aires di mercoledì sera è stato cancellato alle 21.50 – dice una ragazza – ci hanno portato a mezzanotte in albergo ad Ostia e stamattina già da un paio d’ore sono in fila. E perderò la coincidenza con la Paz. Ed in questa situazione ci sono anche diversi bambini con le loro famiglie». «Ieri sera non siamo potuti partire per Cagliari – è la testimonianza di una signora, in compagnia dei figli – abbiamo trascorso la notte in albergo. Ancora questa mattina non so se riescono a riproteggerci con Meridiana: ho una visita medica in ospedale e rischio di saltarla».
TAJANI: «OTTIMISTA» – Il commissario europeo dei Trasporti, Antonio Tajani, si è detto ottimista su una conclusione positiva della vicenda Alitalia, perché «il settore del trasporto aereo è in espansione». Tajani ha fatto il punto sulle decisioni della commissione europea che ha dato il via libera alla Cai (Compagnia aerea italiana) e detto no al prestito ponte di 300 milioni concesso dal governo ad Alitalia disponendo che venga rimborsato, sottolineando che le attività di Alitalia devono essere vendute alla Cai a un prezzo di mercato: «Così i cittadini saranno sgravati dal peso di dover pagare loro i 300 milioni». E per quanto riguarda i disagi: «L’Unione europea ha il dovere di tutelare i diritti di passeggeri, anche perché ci sono delle norme europee. Se ci sono dei passeggeri che subiscono dei torti è bene che si facciano vivi con la Commissione europea».
