ALITALIA, BERLUSCONI: ”I SINDACATI DOVRANNO ACCETTARE, L’ALTERNATIVA E’ 20 MILA A CASA”

I sindacati non potranno che accettare il piano di salvataggio di Alitalia visto che l’unica alternativa e’ quella di mettere per strada ventimila persone. Silvio Berlusconi, pur riconoscendo che il via libera dei rappresentanti dei lavoratori e’ indispensabile per il buon esito dell’operazione, rimanda al mittente la richiesta di Guglielmo Epifani, leader della Cgil, di non mettere le parti sociali con le spalle al muro. ”Deve essere un confronto vero, non un prendere o lasciare, altrimenti non potremo dare il nostro consenso”, aveva ammonito il segretario generale. Pronta la risposta del presidente del Consiglio che, da Bruxelles, pur usando toni pacati, sottolinea l’assenza di vie d’uscita. ”Non si puo’ andare contro le cose giuste: contro quella che e’ l’unica scelta possibile, perche’ l’alternativa e’ che vadano a casa in 20 mila”, sostiene il Cavaliere a margine del Consiglio europeo straordinario sulla Georgia.

Certo, lui stesso considera ”fondamentale” l’avallo dei sindacati. Ma e’ un appoggio, dice, che in questo caso non manchera’ di certo: ”Sono assolutamente convinto che ci sara’ un accordo perche’ non credo che i sindacati possano accettare che vadano a casa in 20 mila: mi sembra una cosa talmente fuori dalla realta”’. Berlusconi si appella al buon senso: ”La ragione e’ li’: da una parte ci sono 20 mila persone a casa e dall’altra tutto il resto che e’ molto positivo”, sottolinea. ”Poi – aggiunge a proposito degli ammortizzatori sociali per gli esuberi – lo Stato non abbandonera’ queste persone”. La sua previsione, inoltre, e’ che il Nord bisognoso di personale qualificato assumera’ gran parte dio chi dovra’ lasciare la vecchia Alitalia: ecco perche’, rileva, ”tutte le persone brave troveranno velocissimamente, se lo vorranno, un posto di lavoro”. Il tono e’ quello dialogante: ”I sindacati fanno il loro mestiere”, premette il premier, ricordando anche pero’ che ”gli esuberi che si prevedevano con la svendita ad Air France erano superiori”.

Quanto al futuro, Berlusconi si dice ottimista sulla possibilita’ di un accordo con un partner internazionale. ”Sono tutti interessati”, riferisce, anche se . aggiunge – resteranno ”sempre in una posizione di minoranza” perche’ l’obiettivo e’ che Alitalia resti una ”azienda con maggioranza italiana”. Una difesa dell’italianita’ che porta il premier a ventilare l’ipotesi che le compagnie straniere restino fuori dal capitale: le future ”alleanze”, dice infatti, ”non e’ detto che interverranno nella compagine azionaria, perche’ ci puo’ essere un’alleanza internazionale che e’ soltanto sulle rotte, sugli orari”. Certo, aggiunge, ”c’e’ anche la possibilita’ che queste alleanze possano entrare”, ma in caso di un aumento di capitale ”credo che la direzione da prendere sia quella di accettare le offerte dei tanti imprenditori” che si sono detti pronti a mettere ”una fiche di 10, 15 o 20 milioni di euro”. Insomma, Berlusconi si dice pienamente ”soddisfatto” per quanto finora fatto dal governo: ”Credo che abbiamo messo li’ un’impresa che ha le ali per volare”.

Quanto alle critiche di alcuni giornali stranieri, come il tedesco Faz, che aveva definito ”scandaloso” il piano italiano, il Cavaliere le rispedisce al mittente senza tanti complimenti: ”Non leggo questa stampa di sinistra che francamente e’ ormai lontanissima dalla realta’ italiana”. Ma se in Italia la maggioranza fa quadrato intorno al piano del governo, restano i forti dubbi dell’opposizione che oggi si possono sintetizzare con la presa di posizione Anna Finocchiaro sulla questione degli esuberi: ”Non daremo tregua”, in difesa dei lavoratori, sulle criticita’ di questo progetto, ha annunciato il capogruppo del Pd al Senato parlando a margine della festa del Pd a Firenze.

Sarà avviato giovedì e dovrà concludersi entro il fine settimana il confronto con i sindacati sul piano industriale di Alitalia, lo ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi,

Published by
admin