Per risollevare le sorti di Alitalia il governo italiano sta trattando «con una grande compagnia straniera». Lo ha annunciato al Tg1 il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, specificando che l’esecutivo da lui guidato farà «una alleanza che si porrà sul piano internazionale. Esattamente l’ipotesi opposta della svendita ad Air France che voleva fare il precedente governo – ha sottolineando il premier – e che comportava tra l’altro 7 mila esuberi. Esuberi ce ne sono di sicuro, cercheremo di ridurli al minimo. Ma la scelta è tra 20 mila persone che vanno a casa od un numero molto inferiore». «L’obiettivo – ha aggiunto il Cavaliere – è che l’Italia possa avere una sua compagnia di bandiera che faccia profitti». Ci sono «soci e capitali» per il rilancio, ha ribadito Berlusconi, spiegando anche che su questa base si tratta «l’alleanza con una compagnia straniera».
AUTUNNO CALDO E RIFORME – Sempre ai microfoni del Tg1 il presidente del Consiglio è tornato sul tema del dialogo sulle riforme. «Per averlo – ha chiarito il premier – bisogna avere rispetto degli altri e comportamenti leali» e questo «finora non si è verificato nell’opposizione- Se le cose cambieranno – ha aggiunto il premier – saremo i più felici, sennò andremo avanti a realizzare tutte le riforme promesse agli elettori». «Non ci sarà nessun autunno caldo e le opposizioni possono fare anche le manifestazioni, ma se sono contro la finanziaria è come manifestare contro la grandine» ha aggiunto il presidente del Consiglio, facendo sue le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Che sia un periodo di serenità è anche il mio auspicio» ha detto Berlusconi, rispondendo alle domande dei cronisti che gli chiedevano un commento alle parole del Capo dello Stato sul «ritorno alla serenità e sulla ripresa del diagolo tra maggioranza e opposizione a settembre, alla ripresa dalla pausa estiva»
NAPOLI E I RIFIUTI – In serata Berlusconi è stato protagonista a Napoli di un gesto simbolico: scopa alla mano, il premier si è messo a raccogliere i rifiuti per la strada, perché, ha spiegato alla folla presente «le strade devono essere l’estensione della vostra casa». «Non bisogna gettare i rifiuti per strada e soprattutto bisogna metterli in contenitori per la differenziata. Basta con le menzogne sull’inquinamento e i termovalorizzatori perché – ha aggiunto il premier – il loro inquinamento è pari a quello di cinque macchine».
«IL LAVORO NON È FINITO» – «Continuerò a venire a Napoli anche dopo l’emergenza, il lavoro non è finito – ha detto ancora il premier in visita nel capoluogo campano – . Quello che è accaduto a Napoli non succederà mai più. Sono contento di essere utile a questa città». Dopo il lungo incontro in Prefettura sulla crisi dei rifiuti in Campania e una breve passeggiata attorno a piazza del Plebiscito, Berlusconi ha terminato la sua visita a Napoli con una cena a base di pizza in un noto locale di Posillipo. Il presidente del Consiglio è arrivato poco prima delle 21 in via Marechiaro per cenare con il sottosegretario Guido Bertolaso, i volontari della Protezione civile e una rappresentanza dei militari che in questi giorni hanno contribuito a superare l’emergenza immondizia nel capoluogo partenopeo.
