Il tavolo delle trattative tra governo, sindacati e Compagnia aerea italiana sul piano Alitalia è stato avviato al ministero del Lavoro. E subito il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha indicato la rotta, chiedendo ai sindacati di trovare un accordo entro giovedì prossimo. Dal canto loro i sindacati, che puntano a ridurre il numero degli esuberi in Alitalia al di sotto di 4.500 unità, sembrano non avere posizioni di chiusura nei confronti del piano. Nell’incontro di questa mattina con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, i leader dei sindacati confederali, esaminando il piano Fenice elaborato da Intesa-San Paolo per Alitalia e affrontando il nodo degli esuberi, avrebbero trovato un accordo tra di loro, superando quindi precedenti divisioni.
«Il piano industriale messo a punto da Cai per Alitalia è apparso robusto, sostenibile nel tempo, credibile e con la conseguenza di un reimpiego dei lavoratori in misura superiore a quello che potevamo presupporre nei giorni scorsi»: è questo il giudizio espresso dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, durante una pausa dell’incontro al ministero con i sindacati, il commissario straordinario e i vertici di Compagnia aerea italiana. Sacconi non indica il numero degli esuberi perché «numeri non sono stati fatti, ma il numero sembra contenuto. Sono convinto che alla fine saranno meno di 5mila. Ovviamente ci sono molti punti da discutere, in particolare quali attività saranno direttamente gestite e quali date in outsourcing, chi sarà il soggetto imprenditoriale per l’attività di cargo, ma sono tutti temi oggetto di un negoziato che sarà molto intensivo, perché dovra concludersi entro giovedì, come chiesto dal commissario straordinario. Quella data non è negoziabile». Quanto all’atteggiamento del sindacato, «le prime reazioni delle confederazioni sembrano molto positive e responsabili. Il negoziato riprenderà gia domani, perché penso a una sorta di non stop fino a giovedì prossimo”.