SEurolandia in recessione. L’Ocse prevede per il 2009 una contrazione dello 0,3% dei paesi suoi membri. In particolare – annuncia l’organizzazione parigina – Eurolandia vedrà il prodotto interno lordo ridursi dello 0,5%, mentre gli Stati Uniti registreranno un meno 0,9%. Secondo l’Ocse le economie dei paesi membri dell’organizzazione dovrebbero recuperare gradualmente con una crescita complessiva dell’1,5% nel 2010. Il Giappone, dopo un 2009 in crescita negativa dello 0,1%, dovrebbe in particolare crescere dello 0,6% nel 2010. Eurolandia – sempre nelle stime dell’Ocse – nel 2010 crescerà dell’1,2%, gli Stati Uniti dell’1,6%.
In Germania il pil nel terzo trimestre è sceso dello 0,5% rispetto al precedente, quando si era contratto dello 0,4%: con due trimestri negativi consecutivi la prima economia europea è così entrata in recessione.
La Bce pronta a nuovi tagli dei tassi. Le economie di Eurolandia sono già «in recessione». Lo dice Ewald Nowotny, componente del consiglio direttivo della Banca centrale europea, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. «Le aspettative inflazionistiche – spiega Nowotny – dovrebbero scendere velocemente, e questo darà alla Bce spazio di manovra per ulteriori tagli dei tassi».
L’attività economica «si è significativamente indebolita, con il ristagno della domanda interna ed esterna e un inasprimento delle condizioni di finanziamento». Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino mensile. Le previsioni di crescita della Bce sono in netto calo, e in media danno un’espansione del prodotto interno lordo dell’1,2% nel 2008, dello 0,3% nel 2009 e dell’1,4% nel 2010.
Inflazione. La Banca centrale europea «si attende che nei prossimi mesi l’inflazione seguiti a diminuire, raggiungendo livelli in linea con la stabilità dei prezzi nel corso del 2009». Per l’istituto centrale è il 2% la soglia compatibile con la stabilità dei prezzi. «I rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi – prosegue il bollettino – nell’orizzonte di medio termine si sono ulteriormente attenuati».
