Allergie e dermatiti: prezzo da pagare al bisogno imperante di apparire

Secondo una ricerca, all’82 per cento delle donne intervistate (tra i 20 e i 55 anni) capita o è capitato di accusare malesseri e disagi per colpa di abbigliamento sintetico o accessori che indossa. In particolare, sono diffusissimi le dermatiti ed  i problemi di circolazione a causa di abiti troppo stretti o il mal di schiena per scarpe scomode con tacchi vertiginosi.

Sulle  dermatiti  e sui disturbi provocati (arrossamenti e vescicole) dagli accessori che le donne mano per ottenere un tocco di originalità, il prof. Marcello Monti, responsabile di Dermatologia all’Istituto Clinico Humanitas e docente di Dermatologia all’Università di Milano ha precisato che “orecchini di bigiotteria, bottoni, cinture, sandali con borchie o gioielli incastonati, fibbie,  in alcuni casi possono provocare  irritazioni o allergie , disturbi  molto comuni tra le donne che li utilizzano costantemente. I nemici nascosti si chiamano nichel solfato e cobalto cloruro. Il primo si trova nei metalli da bigiotteria ed il secondo nel pellame degli accessori. Queste due sostanze provocano la cosiddetta ‘dermatite allergica’ con prurito, vescicole e gonfiore. Per evitare questi disturbi  l’unico modo è utilizzare solo oggetti d’oro, argento, platino e metalli che non allergizzano. Per l’allergia al cobalto, invece, occorre evitare il cuoio e sostituirlo con oggetti in tessuto o gomma”.

Un altro quesito posto al prof. Monti  è quello sui  tessuti sintetici. “Dalla maglietta ai pantaloni fino, addirittura, alla biancheria intima – ha spiegato il docente – la maggior parte dei capi è realizzata oggi con tessuti sintetici, molto pratici, leggeri ed eleganti, ma che, a differenza del cotone o delle fibre naturali, non lasciano traspirare la pelle o contengono additivi che possono risultare irritanti per alcune pelli. Il rischio che si corre, quindi, è che la cute non riesca a traspirare e si verifichi una vera e propria macerazione della pelle con conseguente irritazione, prurito, sviluppo di microrganismi e cattivo odore. è tipico l’arrossamento fastidioso alla piega sotto la mammella dovuto al reggiseno in sintetico. Il rischio maggiore, però, lo si corre quando si indossa biancheria intima sintetica perché l’eccessivo ristagno di umidità favorisce la crescita di germi come, per esempio, la Candida (un fungo) o la Gardnerella (un batterio). Entrambi questi disturbi si manifestano con prurito intenso e irritazione. Quando si indossano tessuti sintetici, quindi, è fondamentale l’igiene quotidiana, ma attenzione ai detergenti aggressivi, che possono peggiorare la situazione. Meglio, invece, le creme da lavaggio o Basi Lavanti”.

Altro aspetto importante è quello dei cosmetici . Secondo il prof. Monti oggi il rischio è costituito dalla tendenza alla ‘sovracosmesi’ con crema idratante, fondotinta, rossetto, mascara, crema da strucco, lozione tonica, crema da notte, contorno occhi, crema antirughe.  In questo modo si intossica la pelle e, invece di rimanere giovani e belli, si manifesta un invecchiamento precoce da eccessiva cosmesi. Purtroppo la ‘Faccia Cosmeticata’ (così si chiama la pelle del volto che diventata opaca, arida, piena di punti neri di chi eccede nell’uso di cosmetici) si vede già nelle adolescenti. è un fenomeno molto frequente che va di pari passo con l’obesità da eccesso di cibo. Anche qui, infatti, occorre introdurre una ‘dieta’ da cosmetici, cioè convincere ad utilizzare meno cosmesi oppure a truccarsi saltuariamente.

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rcostantini