Giovedì gnocchi e venerdì pesce: fino a oggi non lo sapevamo, ma il più tradizionale menù della cucina italiana è eco-friendly. Lo dimostra l’iniziativa avanzata dall’ex Beatles Paul McCartney, insieme con le figlie Mary e Stella (la famosa stilista). I tre hanno lanciato una campagna battezzata “Meat Free Monday”, letteralmente: “lunedì senza carne”, per incoraggiare le persone a evitare bistecche e affini, almeno un giorno alla settimana. Lo scopo è limitare i danni prodotti in via indiretta dal consumo alimentare di carni al sistema climatico.
«Indicare un giorno alla settimana in cui non si mangia carne è un cambiamento significativo che ognuno può fare e che ha un impatto importante dal punto di vista politico, ambientale ed etico», ha detto McCartney, già celebre vegetariano.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, l’industria della carne ha un impatto significativo sugli ecosistemi. Nonostante generi soltanto l’1,4% del pil globale, questo settore è responsabile del 18% delle emissioni di gas serra.
«La produzione di anidride carbonica e il consumo di acqua associati alla produzione della carne – ha detto Sir David King, l’ex consulente scientifico del governo britannico – sono venti volte maggiori di quelli legati alla produzione di mais. Mangiare meno carne serve a proteggere l’ambiente».
Tante le star che hanno già aderito all’iniziativa: dal leader dei Coldplay e marito di Gwyneth Paltrow Chris Martin, al magnate della Virgin Richard Branson, fino agli attori Kevin Spacey, Woody Harrelson e Johanna Lumley.
Anche alcuni famosi chef hanno dichiarato che da ora in poi il lunedì proporranno un menù “meat-free” affianco a quello normale. Qualche nome? Giorgio Locatelli, Oliver Peyton, Skye Gyngell e Arthur Potts Dawson. Fuori dal mondo delle star che si arruolano in massa al no meat, con maggiore autorevolezza almeno scientifica lo stresso invito al giorno settimanale senza carne è stato lanciato in Italia da Umberto Veronesi.