Porre “un problema che riguarda la preservazione del patrimonio culturale italiano come rivendicazione antinazionale รจ un modo per immiserirlo e renderlo di piรน difficile soluzione. Un leader di partito e un membro autorevole del governo dovrebbe saperlo. E regolarsi di conseguenza”. E’ quanto si legge in un editoriale – a firma di Sergio Soave – del quotidiano “Avvenire” dal titolo :”Il doppio autogol del senatur: antinazionale fa rima con antifederale”. Dopo aver “ottenuto la visibilitร provocata dalle sue uscite, il senatur le ha ridimensionate ,come al solito. E’ una tattica che si ripete ormai regolarmente a ogni estate e che ha l’effetto di concentrare l’attenzione di alleati e avversari e soprattutto di correggere nella base e nell’attivismo leghista le preoccupazioni per il ‘ministerialismo’ del partito con un’iniezione di carica iconoclastica”, scrive fra l’altro ‘Avvenire’ che fa riferimento alla “reiterazione di qualche battutaccia sull’inno di Mameli” e alla “pesante banalizzazione-strumentalizzazione di un tema di per sรฉ interessante come la preservazione dei linguaggi locali in via di estinzione”. Tuttavia, si legge ancora, l’effetto di “disorientamento nella maggioranza che viene perseguito ha
effetti negativi tanto sull’immagine dell’esecutivo quanto sul clima in cui esso si trova ad agire” La Lega “ha sempre sostenuto che l’unitร dello Stato puรฒ essere perseguita solo attraverso una ristrutturazione di tipo federalista dell’assetto istituzionale e su questo punto cruciale ha ottenuto consistenti successi, sottolineati dall’approvazione della legge per il federalismo fiscale. Ora viene una fase
nella quale all’enunciazione di obiettivi di trasformazione bisogna far seguire scelte operative che ne diano attuazione nel modo piรน efficace possibile”.
E’, questa, “la prova del nove dell’attendibilitร reale dell’assunto principale di quel partito”, sottolinea ‘Avvenire’ che prosegue: “mantenere il clima di agitazione permanente che aveva caratterizzato la fase precedente, insistendo su una retorica antinazionale invece che sull’effetto unitario del federalismo puรฒ corrispondere a qualche modesto interesse propagandistico, ma non giova alla stessa funzione politica esercitata dalla Lega. Caratterizzare in questo modo anche un tema come quello del recupero della grande cultura dialettale italiana risulta controproducente”. L’italiano “con l’avvento della televisione, รจ diventato la lingua uniformemente parlata dagli italiani. Questo non significa che i dialetti nei quali si esprimevano debbano essere sepolti nell’oblio, anche perchรฉ, per esempio le opere drammaturgiche, cioรฉ parlate, piรน importanti prodotte in Italia, da Carlo Goldoni a Eduardo De Filippo, sono vernacolari”.
