Aria pura, dieta equilibrata e lunghe passeggiate sulle colline. Non è il consiglio di qualche medico per migliorare lo stile di vita di un cittadino stressato, ma la ragione per cui gli abitanti del principato d’Andorra vivono in media 85 anni: più di qualsiasi altro popolo. Grazie anche all’assenza di violenza: «Penso che sia uno dei paesi più sicuri del mondo – ha dichiarato un andorrano alla Cnn – e oltretutto sono 700 anni che, a differenza del resto d’Europa, non veniamo toccati dalla guerra».
Ma ora la popolazione è preoccupata che i suoi ritmi vitali vengano alterati dall’arrivo di fast food, videogiochi e, forse, dal troppo turismo. Il microstato dell’Europa sud-occidentale, che ha una popolazione di circa 76 mila residenti di cui solo un terzo ha la cittadinanza andorrana (il 43 per cento è rappresentato dagli spagnoli, a cui si aggiunge un 11% di portoghesi e 7% di francesi), deve infatti la sua prosperità soprattutto all’attività turistica.
Un aiuto sostanziale però arriva anche dal suo status di paradiso fiscale (ossia uno Stato la cui normativa riguardante la fiscalità, il settore bancario e finanziario consente di attirare grandi capitali grazie a condizioni particolarmente agevolate), per il quale è stato inserito nella lista grigia dall’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).
Giulia De Luca
Scuola Superiore di Giornalismo Luiss Guido Carli
