APERTI I GIOCHI DI PECHINO CON UNO SPETTACOLO SFOLGORANTE

Le luci, a migliaia, intermittenti e abbaglianti sul campo dello stadio olimpico, si mescolano con i bagliori colorati che provengono dalle tribune dove 90 mila persone assiStono alla cerimonia. Si apre così, con un prolungato rullo di tamburi che sottolineano i flash di colori e luci l’Olimpiade 2008 di Pechino.

MESSAGGIO – «Amici che venite da lontano, quanto siamo felici» è il messaggio iniziale dei Giochi. E fa di colpo scivolare vie le ultime arrabbiature per le parole di Bush sui diritti umani, con la piccata risposta dei Hu Jintao. La suggestione prende subito il sopravvento e davanti al presidente Usa, davanti a Sarkozy e ad altri grandi, davanti agli occhi di tutto il mondo, la Cina comincia fare vedere ciò che per sette anni ha sognato di mostrare, promettendo di farlo neil migliore dei modi. Lo spettacolo dei 2008 percussionisti impegnati a sottolineare i giochi di luce è notevole e d’effetto. Appaiono i cinque cerchi olimpici. Avvolti dalla luce bianca, apparentemente impalpabili e leggeri, sospesi nel vuoto. La cerimonia è dentro lo stadio Nido d’Uccello e non solo: attorno, nella zona olimpica e nella città, la sequenza di fuochi d’artificio sottolinea la prima parte della cerimonia. Poi una bimba di 5 anni intona l’inno della repubblica Popolare Cinese mentre un gruppo di 56 bambini, rappresentanti di altrettante etnie del Paese, accompagnano la bandiera cinese verso il centro dello stadio per l’alzabandiera.

STORIA – Lo spettacolo entra nel passato della Cina, una storia che racconta di imperatori, corti, guerrieri e dell’antica civiltà cinese, della sua cultura con in primo piano i caratteri dell’alfabeto. L’effetto combinato del movimento di migliaia di comparse a formare compatte geometrie e delle luci che le illuminano è unico. Così come di grande suggestione è l’alternanza della sensazione, nei suoni e nella rappresentazione, tra potenza e leggerezza. Le enormi tele che si srotolano a sottolineare il passaggio tra una fase e l’altra dannno l’impressione di esseere senza peso, così come i cinque cerchi all’inizio dello spettacolo. La bravura di Zhang Yimou, regsita di "Lanterne Rosse", che dirige lo spettacolo, sta nel sovrapporre l’effetto scenico e luninoso delle comparse in movimento con immaigi proiettate sulla scena. La Cina moderna compare sotto una enorme colomba bianca creata dai figuranti e con immagini virtuali di treni che si sovrappongono correndo. Poi le comparse si radunano al centro, ricreando la sgoma dello stadio, che viene sorvolato da una bimba appesa a un visibile filo. Ancora una volta leggerezza e potenza unite e avvicinate nel racconto scenico.

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