Il risultato nel primo turno e la possibilità di battere un candidato "forte" come Rutelli potrebbero ricompattare, almeno a livello locale, l’ex Cdl. Berlusconi ci crede e, in una nota, chiede il sostegno degli ex alleati: «Mi rivolgo all’Udc e alla Destra e faccio appello al loro senso di responsabilità affinchè anche a Roma, come in altre città italiane, indirizzino il voto dei loro elettori verso i candidati del centro-destra. Sono convinto che tutti gli elettori che non si riconoscono nella sinistra non vogliano che la dialettica tra i partiti del centro-destra si risolva in un favore fatto alla sinistra».
Gianni Alemanno, intanto, pensa alla vittoria e spiega che la conquista del Campidoglio rappresenta «un’occasione unica, quella di voltare pagina, di interrompere uno stanco continuismo che sta addormentando e avvilendo questa città». In un’intervista al "Giornale" l’ex ministro indica il suo modello di riferimento, Luigi Petroselli, «una figura- dice- che sta in mezzo alla strada, a contatto con la gente».L’analisi di Alemanno è chiara: «I romani non hanno gradito la candidatura di Rutelli, proporre un vecchio sindaco è stato percepito come un errore». Oggi Francesco Storace chiederà al suo Comitato politico l’autorizzazione formale all’apparentamento. La decisione, scontata, è stata presa dopo un vertice con Romagnoli e Buontempo.
Nella corsa verso la poltrana di sindaco della capitale si muove anche il Pd. Bettini conferma che «ci sono stati dei colloqui» con l’Udc. «Ritengono la battaglia di Roma molto importante- ha detto- Abbiamo un buon candidato, molto più vicino alle posizioni di Casini». Rutelli pensa positivo: «Si può vincere alla grande- ha spiegato ieri sera in una conferenza con il candidato alla Provincia, Nicola Zingaretti- qualche "superficialone" aveva definito questa battaglia facile, ma non poteva essere così considerato che c’erano cinque elezioni concomitanti».
Il candidato sindaco del Pd ha chiesto a tutti «di mettere in campo le condizioni per una formidabile rivincita a livello nazionale. Roma sta diventando un posto nel quale si giocano le condizioni per una rivincita politica nazionale. Allora, chiedo a tutti i candidati, anche a quelli che pensavano di meritare di più dal voto, di impegnarsi, di rafforzare i gazebo nei quartieri, di andare in mezzo alla gente».