Il Consiglio dei ministri ha approvato una finanziaria “leggera”, nei numeri e nella compilazione: solo tre articoli e una trentina di tabelle per spiegare la destinazione di 3,4 miliardi, spalmati nel triennio 2010-2012.
Un premier agguerrito con la stampa, invitata a non far più domande di gossip, e feroce con l’opposizione definita “antitaliana”, ha sottolineato il carattere “epocale” del nuovo modo di presentare la finanziaria, complimentandosi con se stesso per aver impedito il classico “assalto alla diligenza” di lobbies e gruppi di pressione.
Il ministro Tremonti ha affrontato in dettaglio i contenuti della manovra economica. I proventi dello scudo fiscale e della lotta all’evasione fiscale saranno utilizzati per finanziare ricerca, università e missioni di pace, ma le cifre non sono ancora disponibili.
«Le risorse per gli ammortizzatori sociali che non saranno utilizzate rimarranno comunque nel comparto del lavoro»- ha spiegato il ministro del Welfare Sacconi: degli 8 miliardi stanziati ne sono stati spesi finora 1,5 cui se ne aggiungerà un altro mezzo miliardo.
Nel 2010 per il rinnovo dei contratti pubblici saranno stanziati 350 milioni per i contratti a carico dello Stato e 343 per il settore non statale. Dei fondi dello Stato 215 milioni saranno per i dipendenti Aran, ma a questi si aggiungono 135 milioni per il personale statale non contrattualizzato, in pratica per i precari. Alle forze di polizia vanno 79 milioni.
Le agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie vengono estese fino al 2012 e anche per l’acquisto di immobili già ristrutturati. La norma prevede anche l’applicazione dell’aliquota, al 10%, dell’Iva sui lavori. La misura avrà un impatto di 324 milioni nel 2012, 743 milioni sia nel 2013 che nel 2014.
