I servizi segreti israeliani sarebbero coinvolti nella vicenda del sequestro dell’Arctic Sea, il mercantile dirottato nel mar Baltico e ritrovato al largo di Capo Verde.
Lo scrive il quotidiano russo Novaya Gazeta, secondo cui i presunti pirati che lo scorso 24 luglio hanno assaltato la nave, avrebbero agito per conto del Mossad, intervenendo per bloccare un presunto carico di armi diretto in Iran nascosto nella stiva del mercantile.
Secondo il quotidiano moscovita, infatti, il Cargo avrebbe trasportato, missili Cruise X-55 destinati al governo iraniano.
Per sostenere la sua ipotesi, la Gazeta cita la visita a sorpresa effettuata a Mosca dal presidente israeliano Shimon Peres il 18 agosto, il giorno successivo al ritrovamento del mercantile. Peres, secondo il giornale, si sarebbe recato a Mosca per chiedere al governo russo di interrompere la fornitura di armi a Teheran.
L”ambasciatore di Mosca presso la Nato, Dmitri Rogozin, smentisce. Le teorie della Gazeta, secondo il diplomatico, «sono ridicole e fantasiose». Lo spiegamento di forze messo in campo dalla Russia, per Rogozin, aveva come unico scopo il salvataggio dei marinai.