Un banchiere argentino imbroglia i suoi clienti come ha fatto Bernard Madoff, ma chiama la sua frode «un grosso errore».
Hernan E. Arbizu, quarant’anni, è cresciuto nei circoli elitari di Buenos Aires, acquistando così le connessioni privilegiate che gli hanno aperto la strada per diventare uno dei banchieri più famosi di New York. Arbizu ha confessato di aver prelevato milioni di dollari dai suoi ricchi clienti sudamericani senza essere scoperto per più di cinque anni.
Dopo un incarico alla svizzera Ubs, il banchiere è riuscito a intromettersi indisturbato nei conti dei clienti per almeno un altro anno. Ha provato a giustificarsi con la pressione che, soprattutto in tempi di crisi globale, chi fa il suo mestiere avverte in continuazione: «Il rischio diventa una realtà che accettiamo. E questo ci spinge a fare cose che non siamo in grado di spiegare».
La pratica con cui sottraeva denaro dai conti altrui è diventata nota quando è stato scoperto da un cliente della JPMorgan Chase, che ha denunciato il fatto. Una volta sotto i riflettori, Arbizu ha rivelato che i sistemi di sicurezza dei conti bancari delle più grandi finanziarie non sono affatto sicuri.
L’attenuante che ha cercato di trovare per le sue azioni non si discosta molto dallo “schema Ponzi” adottato anche da Madoff, “rubare e redistribuire”. Un tentativo, insomma, di usare i soldi degli investitori per arricchire sé e gli altri puntando su una reimmissione del denaro sottratto. Ma nessuno gli ha creduto.