Era a casa, con tanto di certificato medico, malata. Ma navigava su Facebook. Il capo ufficio ha beccato la sua impiegata trentunenne e ha stabilito che chi è a casa malato non può navigare, perché se lo fa, ciò equivale a lavorare.
Quindi provvedimento drastico: licenziamento. È accaduto in un tranquillo ufficio di Basilea. Il caso pone una questione delicata e globale: navigare, comunque, equivale a lavorare?