ATTENTATO – L’esplosione è avvenuta alle 9,30 di mattina (le 8,30 in Italia) nella sede del consiglio del quartiere nell’ufficio del vice responsabile locale dove era in corso una riunione per l’elezione di membri del consiglio. Un portavoce militare ha precisato che uno dei tre civili Usa falciati dalla bomba lavorava per il dipartimento di Stato americano, l’italo-iracheno per il dipartimento della Difesa. In una nota si afferma che «un sospetto è stato arrestato», mentre «fuggiva dalla scena» dell’attentato, «ed è risultato positivo al test per i residui di esplosivo». Secondo Salam Fraïji, responsabile del movimento estremista sciita di Moqtada al-Sadr a Bagdad, l’attentato è «una cospirazione dei membri del consiglio comunale che stanno con gli americani. Come è possibile per un attentatore infiltarsi in un edificio così controllato dai soldati Usa?».
ALTRE VITTIME – Lunedì due soldati americani sono morti e tre altri sono rimasti feriti in una sparatoria nella sede del consiglio municipale di Salman Pak, a una ventina di km a sud di Bagdad. Martedì mattina il responsabile del consiglio municipale del quartiere di Abu Dishir, che il giorno prima era stato rapito, è stato ritrovato cadavere.