Ad Amstetten, un paese di 7000 abitanti, vicino Vienna, circa 2 anni fa, fu trovata una ragazza, chiusa in una cantina. Liberata quasi per caso, Elisabeth disse di essere rimasta in quel sotterraneo per 24 anni, stuprata periodicamente dal padre, Joseph Fritzl (foto). Stupri che generarono sette gravidanze, una conclusa con la morte del bimbo appena nato.
Per questi fatti che hanno commosso ed inorridito il mondo intero inizia oggi a Vienna il processo al padre che si è meritato nell’immaginario mondiale la qualifica di “mostro”. Joseph Fritzl, che oggi ha 74 anni, ha ammesso di essere colpevole di stupro, ma non dell’ omicidio del bambino.
Vienna è stata letteralmente invasa da reporter ed emittenti televisive di tutto il mondo che hanno potuto assistere solo alle fasi iniziali del processo.
L’avvocato difensore ha dichiarato che Joseph Fritzl a suo modo ha amato sua figlia e non può essere etichettato come un “mostro sessuale”.
Joseph Fritzl rischia una pena di 15 anni se non verrà incriminato anche per omicidio, ma attraverso vari patteggiamenti potrebbe uscire di prigione tra soli sei anni.