GROSSETO – Un uomo è stato travolto e ucciso da un’auto nei pressi di Grosseto. Ma il conducente della vettura ha proseguito la sua corsa senza fermarsi a prestare soccorso. Rintracciato dai carabinieri si è giustificato dicendo: “Pensavo fosse un cinghiale“.
E’ l’incredibile tragedia avvenuta nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 aprile in località Stiacciole, all’immediata periferia est di Grosseto lungo la strada che conduce a Scansano.
L’uomo che è stato investito è un 37enne moldavo, camionista, residente a Grosseto. Secondo quanto ricostruito intorno all’una di notte, l’operaio stava camminando lungo il ciglio della strada: stava perlustrando la zona perché aveva perso il borsello dopo aver lasciato il camion al deposito ed essersi diretto con l’auto verso Grosseto, dove viveva.
Ad investirlo è stata l’auto condotta da un 23enne grossetano, risultato negativo ai test di alcol e droga. Il giovane, con il buio, ha sentito il tonfo sordo e ha creduto che si trattasse di un animale. Poi, quando è arrivato a casa, si è accorto dei segni sull’auto ed è tornato sul luogo dell’incidente insieme allo zio, con il quale ha scoperto il cadavere dell’uomo che aveva investito e che era finito in una fossetta lungo la strada.
E’ stato lo stesso ragazzo ad avvertire i carabinieri che adesso dovranno stabilire la velocità a cui andava la vettura. L’investitore è stato denunciato in attesa delle decisioni del magistrato. Sul posto anche vigili del fuoco e 118.