Incontri in prefettura, mediazioni degli amministratori locali, interventi dei sindacati non sembrano, almeno per il momento, aver trovato una via di uscita alla vertenza contrattuale che vede contrapposti i bagnini ai proprietari degli stabilimenti balneari della Riviera Romagnola, da Bellaria a Cattolica. Lo sciopero preannunciato è di due giorni, l’8 ed il 16 agosto, anche se la commissione di garanzia obietta che l’astensione dal lavoro non può essere indetta contestualmente per due giorni.
La vicenda, che tiene con il fiato sospeso le migliaia e migliaia di bagnanti che affollano in questi giorni la Riviera riguarda il realtà una manciata di euro, ma entrambe le parti sono arroccate sulle rispettive posizioni. Il contratto è scaduto nel 2007 e l’aumento si aggira sui 30 euro al mese. I propprietari degli stabilimenti fanno però osservare che i bagnini della Riviera percepiscono già 250 euro in più rispetto ai colleghi di altri litorali.
In base alla legge sulla sicurezza gli stabilimenti balneari non possono operare in assenza di bagnini, ma c’è chi non manca di far rilevare che lo sciopero potrebbe non avere le conseguenze drastiche minacciate perchè figli e congiunti dei proprietari si sono premuniti nel corso degli anni conseguendo il brevetto di bagnino.
