A Bologna, a poco meno di una settimana dal ballottaggio, va in onda su una nota radio locale uno scontro molto acceso tra i due candidati a sindaco; il tema della discussione è la moralità del prossimo sindaco di Bologna, che sono Alfredo Cazzola per il Pdl e la Lega da una parte, e Flavio Delbono del centrosinistra dall’altra parte.
«Tutta la campagna si è imperniata sulla mia moralità, ma anche chi mi sta di fronte dovrà probabilmente scusarsi della sua» attacca Cazzola, tirando in ballo la sfera personale del suo avversario. Cazzola ha continuato: «Gli porgo i saluti della signora Cinzia che è la sua ex compagna e che ha tantissimo da dire in merito alla moralità di Delbono».
Pronta la replica di Delbono: «Strumentalizzare la vita privata delle persone perché non si sa rispondere a domande di pubblico interesse poste dai cittadini, è segno di vigliaccheria e di inadeguatezza al ruolo. Per Alfredo Cazzola fare politica è unire la calunnia all’offesa. Siccome questo è il suo modo di comportarsi, abbiamo una ragione in più perché non diventi sindaco». E ha continuato: «Un modo squallido di comportarsi, segno evidente del degrado della politica quando viene maneggiata da gente come lui».
A difesa del candidato sindaco del centrosinistra, scendono in campo anche altri esponenti del Pd, tra cui la parlamentare del Pd eletta a Bologna, Sandra Zampa: «in una spirale di volgarità sempre più violente, Cazzola ha toccato il fondo e ha confermato di essere disposto a tutto pur di farcela».
I bolognesi non avranno modo di vedere altri faccia a faccia tra i due candidati sindaci. Lo staff di Delbono ha dichiarato di voler querelare per diffamazione l’avversario e che «non ci sono le condizioni per fare altri faccia a faccia».