E’ rimasto in libertà, e dovrà rispondere di omicidio colposo, il ragazzo di 19 anni che mercoledì sera a Bari ha falciato, passando a 15o chilometri l’ora con il semaforo rosso, quattro maratoneti uccidendone due. Il ragazzo, Nicola Dentamaro, dopo aver travolto le vittime e due loro amici rimasti illesi, si è fermato per i soccorsi e per questo, insieme ai risultati dei test dai quali è risultato che non era in stato di ebbrezza e non aveva fatto usco di sostanze stupefacenti, è rimasto a piede libero.
Lo ha spiegato il comandante della polizia municipale di Bari, Stefano Donati:” Il codice della strada – ha detto- non prevede l’arresto in flagranza quando il conducente non si dà alla fuga”. Il pm Roberto Rossi ha aperto un fascicolo per duplice omicidio colposo ed ha disposto accertamenti tecnici sulla vettura.
L’incidente era avvenuto ad un incrocio. Le vittime, Sabino Falco di 63 anni e Antonio Paccione di 46 anni, si stavano allenando come sempre. Il primo è morto sul colpo ed il secondo tre ore dopo il ricovero all’ospedale. Altri due podisti, Michele Rizzi e la moglie Ilda Fanelli, se la sono cavata con molto choc ma sono rimasti illesi. I quattro amici si stavano allenando per una maratona a Sharm ed Sheik che probabilmente non si terrà in segno di lutto.
Nicola Dentamaro appartiene a una famiglia molto in vista a Bari. Il suo avvocato, Gaetano Sassonelli, ha tenuto a ribadire che il giovane si è subito fermato dopo l’incidente e che lui stesso ha chiesto di essere sottoposto ai test.
