Il senatore a vita Cossiga aggiunge: “Naturalmente, non esistendo nel nostro ordinamento stati speciali militari che legittimino gli interventi militari, salvo la dichiarazione dello stato di guerra, alla sua dichiarazione si dovrà ricorrere ogni volta che il nostro Paese intrarprenda operazioni militari all’estero
che implichino l’utilizzazione di armi e mezzi di guerra in quel tipo che hanno ormai assunto i conflitti, che non sono guerre tradizionali, ma guerre o conflitti asimettrici”.
Sarebbe anche necessario che “tutte le forze militari su un determinato teatro di operazioni fossero sotto un comando unico, con tutti i comandi nazionali alle sue dipendenze, e con le stesse regole di ingaggio con nessuno o pochi ‘caveat’, naturalmente identici”.