Berlusconi a Washington/ ”Riuscirà il premier italiano a non offendere nessuno questa volta?”, si chiede la Bbc

Qui è la Bbc: ”Oh no, Silvio! Riuscirà il premier italiano a non offendere nessuno durante la sua visita negli Stati Uniti?”. Questa imbarazzante domanda se la pone proprio l’emittente britannica sulla sua home page, evidentemente preoccupata, dati i precedenti, di cosa potrà mai combinare Berlusconi nel suo tu per tu col presidente Barack Obama e nella successiva visita alla speaker della camera dei rappresentanti Nancy Pelosi.

La Bbc ricorda l’ormai famigerata battuta di Berlusconi su Obama, dopo la sua elezione alla Casa Bianca, che definì «giovane, bello e abbronzato», senza rendersi conto di aver detto una cosa offensiva. Ma «centinaia di italiani scrissero al New York Times per chiedere scusa», e la Bbc ricorda anche che prima di volare a Washington il premier ci è ricascato, dicendo «parto bello e abbronzato».

L’emittente ha quindi chiesto a accademici e giornalisti se c’è apprensione in Italia per la possibilità che Berlusconi, in un modo o nell’altro possa offendere Obama. «Alcuni italiani sono estremamente preoccupati», ha risposto James Waltson, docente di relazioni internazionali all’American University di Roma, «ma altrettanti italiani non se la prendono troppo riguardo alle cadute del primo ministro nel “political incorrect”».

Lo fa in continuazione, ha aggiunto Waltson, «a dispetto dei tentativi delle persone che lo consigliano di impedirglielo, perché non può essere controllato e le sue battute lo divertono». Molti dei suoi sostenitori, rileva Waltson, «credono che la battuta sull’abbronzatura sia stata o appropriata o divertente. E questo mostra quanto sia polarizzata la società italiana».

La Bbc ha poi sentito il giornalista del Corriere della Sera Beppe Svergnini, secondo il quale il rischio di «un disastro delle pubbliche relazioni è basso, perché Berlusconi non è un razzista, e poi perché il premier  non parla inglese e Obama non parla italiano, e il loro incontro durerà solo un’ora, per discutere i preparativi del G8 a L’Aquila».

Aggiunge Severgnini: «Il problema è che Berlusconi non si ferma mai a considerare cosa la gente, specialmente all’estero, possa pensare di quello che dice perché non ha necessaria sensibilità e non gli importa della sensibilità della gente, il che la fa irritare da matti». Anche la giornalista dell’Associated Press Maria Sanminiatelli non è preoccupata perché, dice, «Obama è dotato di un fenomenale autocontrollo e può prendere eventuali gaffe di Berlusconi alla leggera».

Nell’articolo della Bbc non mancano i riferimenti alle recenti bufere che hanno coinvolto Berlusconi: l’inchiesta su eventuali suoi abusi dei voli di Stato; le foto (definite “seminude”) di Villa Certosa; le accuse della moglie di frequentare minorenni. Tutte circostanze che, almeno secondo il sito britannico, bastano a giustificare quell’invocazione iniziale: “On ho, Silvio!”.

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lgermini