Silvio Berlusconi ha varcato il portone del Quirinale portando con sé la lista dei ministri da presentare al Capo dello Stato, secondo fonti del Pdl. "Non c’é stata alcuna lungaggine". Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al termine delle consultazioni al Quirinale aggiungendo che si "é proceduto speditamente, più di altri paesi".
Andrea Ronchi ha la meglio su Adriana Poli Bortone e, a poche ore dall’incarico per il ‘Berlusconi quater’, va ad occupare la casella delle Politiche Comunitarie nel toto-ministri. Si sarebbero chiuse così, secondo quanto si è appreso, le tensioni che avevano visto opporsi nelle ultime ore il partito di Gianfranco Fini a Silvio Berlusconi, che avrebbe preferito due donne per i due ministeri senza portafoglio in quota An (la Poli Bortone, appunto, e Giorgia Meloni, che andrà alle Politiche Giovanili).
Alleanza Nazionale avrà dunque nella squadra di governo due ministri con portafoglio (Ignazio La Russa alla Difesa ed Altero Matteoli alle Infrastrutture) e due senza (Ronchi alle Politiche Comunitarie e Giorgia Meloni alle Politiche Giovanili). Il pacchetto prevede anche tre viceministri (Alfredo Mantovano all’Interno, Adolfo Urso al Commercio con l’Estero e Mario Landolfi alle Comunicazioni o Pasquale Viespoli al Lavoro) e 5-7 sottosegretari.
Ora starà a Berlusconi, una volta ricevuto l’incarico da Giorgio Napolitano, decidere quando presentare la lista dei ministri. Il Cavaliere potrebbe farlo già questa sera, ma è possibile che lo faccia invece domani pomeriggio, dopo il ritorno da Torino del capo dello Stato. Il giuramento avverrebbe sempre domani in serata. Intanto, una forte accelerazione sarebbe impressa anche alla nomina di viceministri e sottosegretari che potrebbero essere indicati venerdì o anche nel primo Consiglio dei ministri che si riunirà domani sera per affidare le deleghe ai ministri senza portafoglio e insediare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio segretario del Cdm.
Anche le ultime caselle della squadra di governo iniziano a riempirsi, tanto che Silvio Berlusconi potrebbe portare già stasera la lista dei ministri al capo dello Stato Giorgio Napolitano. Un fatto nuovo, che sembra senza precedenti nella storia repubblicana, quello di un premier che consegna i nomi dei ministri contestualmente al conferimento dell’incarico da parte del presidente della Repubblica, saltando il passaggio della riserva di rito.
Nonostante gli ultimi nodi emersi con Alleanza Nazionale, il Cavaliere è infatti convinto di poter riuscire a trovare una quadra in tempo per salire al Quirinale con la squadra in tasca. In queste ore, Berlusconi – secondo quanto riferiscono fonti del Pdl – avrebbe infatti risolto le grane più spinose dentro Fi. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, sarà Angelino Alfano, giovane emergente di Forza Italia, a sedere sulla poltrona di ministro della Giustizia. Mentre al Welfare andrebbe Maurizio Sacconi, sempre di Fi.
Entrambi, non a caso, sono stati ricevuti oggi da Berlusconi a palazzo Grazioli. C’é poi la partita degli altri ministeri con e senza portafoglio, fra i quali quello dell’Ambiente. Una partita giocata all’interno di Fi ed alla quale partecipano due donne: Stefania Prestigiacomo e Michela Vittoria Brambilla. Ma sono "dettagli", come li definiscono fonti del Pdl, che possono essere sistemati in giornata permettendo al Cavaliere di salire al Colle con la lista già in mano. "Berlusconi vuole chiudere oggi e secondo me potrebbe riuscirci, ma tutte le caselle devono andare a posto e mancano poche ore", ha spiegato una fonte bene informata sulla trattativa dentro il Pdl.
Il governo "giura domani pomeriggio". Lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi al termine del suo incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
