"Alla vigilia della presentazione del governo in Parlamento per la fiducia, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha telefonato al leader dell’opposizione, on. Walter Veltroni". Lo rende noto l’ufficio stampa del presidente del Consiglio. "Il presidente Berlusconi e l’on. Veltroni – si legge nella nota – hanno concordato di vedersi dopo il voto di fiducia per avviare un confronto continuativo tra maggioranza e opposizione"
Niente viceministri. Sarebbe questo – secondo fonti parlamentari del Pdl – l’orientamento di Silvio Berlusconi, a pochi giri d’orologio dal Consiglio dei ministri, slittato dalle 11 alle 18 proprio per sbrogliare il nodo dei restanti membri del governo da nominare. Una posizione che, sottolineano diverse fonti parlamentari, salvo sorprese dell’ultimo minuto, sarebbe destinata a diventare decisione definitiva.
”La situazione e’ ancora ingarbugliata e l’unica soluzione appare quella di non fare vice”, ha spiegato una fonte del Pdl bene informata sulla vicenda, sottolineando che proprio questo e’ l’orientamento del presidente del Consiglio. Soluzione confermata informalmente non solo da fonti parlamentari di Fi, ma anche di Alleanza Nazionale. Ambienti di via della Scrofa, infatti, includono fra gli otto sottosegretari in quota An anche Adolfo Urso e Alfredo Mantovano, entrambi candidati alla poltrona di viceministro.
”Le cose potrebbero cambiare fino a pochi minuti prima del Cdm, ma al momento l’intenzione e’ quella di non nominarli”, ha spiegato un’altra fonte del Pdl, ricordando che la riunione e’ convocata a palazzo Chigi per le 18, ma che il giuramento e’ alle 20.00. ”Cio’ – ha aggiunto – fa presupporre che che si sia voluto lasciare il tempo per eventuali dibattiti in seno al Consiglio”. Le stesse fonti hanno sottolineato che la decisione di non fare viceministri potrebbe non essere comunque definitiva. L’idea, e’ il ragionamento che viene attribuito al Cavaliere, e’ di affrontare nuovamente la questione dopo l’estate, fra settembre e ottobre, quando sara’ ipotizzabile uno ‘spacchettamento’ dei ministeri.
Ultime limature per il pacchetto sicurezza del governo Berlusconi. Entro la prossima settimana, a conclusione di una serie di incontri politici e tecnici tra palazzo Chigi, il Viminale e gli altri ministeri competenti, si dovrebbe dare il via libera alle diverse iniziative. Sara’ inviato poi al Quirinale per valutarne i presupposti di necessita’ e urgenza. La stretta contro la criminalita’, ma soprattutto contro gli immigrati clandestini, e’ in linea con quell’allarme sulla sicurezza che ha segnato l’intera campagna elettorale del centrodestra.
Diverse le misure previste: nuovo reato di immigrazione clandestina e carcere per chi tenta di entrare o si trova in Italia violando il testo unico sull’immigrazione del ’98; chiusura delle frontiere e blocco del trattato di Schengen contro rom e romeni; rafforzamento dei pattugliamenti marittimi anche oltre le acque territoriali, per contrastare gli sbarchi (gia’ oggi due navi della Marina svolgono questo ‘lavoro’ in acque internazionali); permanenza nei Cpt fino a 18 mesi; smantellamento definitivo dei campi rom abusivi ricorrendo inevitabilmente ad arresti ed espulsioni; inasprimento sulle richieste di asilo e sui ricongiungimenti familiari; permessi di soggiorno solo a chi garantisce un reddito.
