Avere chiesto e ottenuto il sequestro delle foto, scattate dal fotografo sardo Antonello Zappadu, rischia di diventare una vittoria di Pirro, anzi un autogol per il primo ministro Silvio Berlusconi. E il rischio ora è che l’autogol non valga solo tre punti, ma molti di più.
Infatti la procura della Repubblica di Roma, dove i carabinieri hanno consegnato i dischetti con gli scatti sequestrati, vuole ora vederci dentro. Avendo già in mano le immagini, su richiesta dell’indagato, per i pm romani è un atto dovuto e anche un invito a nozze. Dalla procura hanno cominciato a trapelare voci che i pm non solo non avrebbero alcuna intenzione di archiviare l’inchiesta, ma intenderebbero allargare progressivamente del campo di indagine a almeno altri cinque voli di Stato “sospetti”, in aggiunta a quello immortalato all’arrivo in sardegna da Zappadu, nei cui scatti si vede il cantante “copain” di Berlusconi, Mariano Apicella, scendere con tutti gli onori da un aereo di Statp.
Ma le voci dalla procura sicono anche che l’impressione dei magistrati è che i viaggi “interessanti” sotto il profilo giudiziario siano molti di più. La procura di Roma ha individuato altre quattro date in cui le foto di Antonello Zappadu mostrerebbero Silvio Berlusconi e i suoi ospiti a bordo di aerei della Presidenza del Consiglio.
L’ipotesi di abuso d’ufficio dunque non resta inchiodata alle immagini della festa a Villa Certosa del 24 maggio 2008, a quelle che hanno provocato l’apertura dell’inchiesta. Si allarga lo spettro dell’indagine sul premier, il procuratore Ferrara ha incaricato i carabinieri di controllare le “migliaia” di foto sequestrate nell’intero archivio di Zappadu, che dal dicembre 2007 si è appostato tra le trenta e le quaranta volte all’aeroporto di Olbia e vicino a Villa Certosa per scattare immagini sulle feste del premier. L’obiettivo del pm è verificare in quante istantanee compaiono aerei della presidenza del Consiglio e chi c’era a bordo. Di fatto la verifica della magistratura si è allargata all’intero mandato di Berlusconi.