BERLUSCONI: ”CON BOSSI TUTTO CHIARITO, RITORNO ICI IDEA STRAMPALATA”

«Con Bossi non c’è stato mai problema. E’ stato tutto chiarito». «L’idea di reintrodurre in qualche modo l’Ici? Mah…mi sembra alquanto strampalata». La vittoria del Milan per 4 a 1 sulla Juventus, rende a fine partita Silvio Berlusconi un po’ più loquace di quanto non sia stato in questo scorcio di estate. Il Cavaliere si concede infatti questa fuga milanese per partecipare e premiare il vincitore del trofeo intitolato a suo padre Luigi, per poi tornare nel suo ritiro sardo. Ad accompagnarlo nel suo breve ritorno nel Continente, il senatore Romano Comincioli.

Il match deve avergli ricordato l’ultima tornata elettorale che alla vigilia era certo di vincere «senza fare campagna elettorale». Ieri sera il suo Milan è andato talmente in discesa che all’inizio del secondo tempo il presidente del Consiglio lascia in tribuna Adriano Galliani e Comincioli, e si vede il quarto goal del Milan sullo schermo mangiucchiando e discutendo di tattiche con un paio di collaboratori della squadra. Al termine della partita, strette di mano e foto con il solito nugolo di fans. Poi qualche battuta con il cronista sull’attualità per negare dissidi con il Senatùr che proprio ieri l’altro ha avuto un lungo faccia a faccia con il ministro Giulio Tremonti: «Nessun problema – spiega alzando le spalle – tutto chiarito». La proposta di reintrodurre l’Ici è per il presidente del Consiglio a dir poco «strampalata», se non addirittura un autogoal mediatico della Lega. La ripresa di settembre «non mi preoccupa», spiega mentre si avvia al garage sotto San Siro. «Sto lavorando – sostiene – anzi, non ho mai smesso».

Il nugolo di tifosi del Milan si accalcano sulla porta che conduce al garage e Berlusconi si volta per l’ultima volta a salutarli, mentre guadagna le scale in velocità. L’aereo per il rientro in Costa Smeralda lo attende a Linate e difficilmente il premier parteciperà alla riunione di oggi a Milano per il varo dello statuto del Partito della Libertà. Il luogo e l’ordine del giorno Ignazio La Russa lo ha voluto tenere riservato sino all’ultimo nel tentativo di evitare che i primi vagiti del nuovo Pdl vengano soffocati dalle polemiche.

Alla riunione parteciperanno ovviamente il ministro della Difesa nonché reggente di An, il coordinatore di FI Denis Verdini, i senatori Antonino Caruso e Gaetano Quagliarello, il segretario della Dca Gianfranco Rotondi e, probabilmente, l’onorevole Ghedini. L’idea di un segretario unico o di un reggente a guida del partito, come annunciato da Berlusconi, non piace infatti ad An che teme l’annessione e la destrutturazione del partito e vuole una reggenza-plurima pur riconoscendo a Berlusconi il ruolo di garante. Così, se FI punta su Verdini come coordinatore unico, An chiede un comitato di reggenti e poi un vero congresso fatto di tessere e delegati.

Berlusconi teme però l’eccesso di dialettica interna e la possibile nascita di correnti. A settembre avrà occasione di spiegare meglio la sua idea di partito all’americana, senza tessere e correnti, partecipando prima a Roma l’11 alla festa ”Atreju” dei giovani di An e poi il 13 al seminario di Gubbio di FI.


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