Ventesima visita dopo il terremoto in Abruzzo per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, nel giorno di Ferragosto, ha visitato i cantieri della ricostruzione.
Poco dopo il suo arrivo, una leggera scossa di Terremoto, di magnitudo 2.2, ha fatto capire che lo sciame sismico non vuole saperne di esaurirsi. Il premier, comunque, è apparso soddisfatto ed ottimista: secondo Berlusconi, infatti, le case saranno consegnate entro settembre, «anzi con quattro, cinque giorni di anticipo sulla fine dei lavori prevista».
Appartamenti, secondo il presidente, «immersi nel verde, belli, caldi d’inverno e freschi d’estate». Così accoglienti che, «difficilmente gli abitanti a cui le assegneremo vorranno andare via».
Dopo L’Aquila, Berlusconi si è diretto ad Onna, il paese completamente distrutto dal sisma, e ha ringraziato gli operai trentini al lavoro nei cantieri: «Era logico che anche io venissi qui il giorno di Ferragosto anche per rispettare chi ha rinunciato ad un giorno di festa per solidarietà a chi è stato colpito dal terremoto».
Immancabile, la solita battuta del Cavaliere; ad un uomo che voleva presentargli la moglie Berlusconi ha risposto: «Non si preoccupi, non gliela tocco».