Dalle macerie di L’Aquila un Silvio Berlusconi furioso e a tutto campo, all’attacco della stampa definita «vergognosa».
«Dopo la mia partecipazione alla festa di quella ragazza, lei è stata bersagliata in modo inaccettabile dai giornali», attacca il premier, riferendosi a Noemi Letizia. «Qualche giornale – ha detto il Cavaliere senza peraltro citare il “Sole24Ore” – è andato anche a vedere le proprietà immobiliari che i genitori le hanno intestato negli anni. È una cosa veramente vergognosa. Io mi vergogno per questi giornali quando leggo cose come le interviste e le risposte inventate di sana pianta». Secondo Berlusconi, la famiglia Letizia «non aveva pratica e aveva mandato ad un’agenzia la negazione dell’intervista pensando di aver fatto tutto. No, questa intervista è stata interpretata addirittura da un’attrice ad ‘Annozero’. C’è stato il peggio e di più. Che vergogna, che vergogna, che vergogna», ha ripetuto tre volte Berlusconi.
Ma nel mirino ci sono, oltre al Sole 24 Ore, anche gli inviati di Repubblica e dell’Unità, «È la stampa italiana che si deve vergognare», perché pubblicando «notizie non vere fa del male al Paese». E in particolare, sulle famose dieci domande sul caso Noemi-veline di Repubblica il premier spiega perché non ha risposto: «Non rispondo a Repubblica, se cambiasse atteggiamento potremmo trovare un accordo, ma adesso non rispondo. Ho già risposto quando mi hanno detto che ero malato: ho risposto che erano loro malati di invidia personale e di odio politico. Lo riconfermo in pieno».
E ancora: «Non pensate di cadere nel ridicolo quando sostenete che in Italia non c’è libertà di stampa? Se volete scherzare scherziamo, ma all’esterno certe affermazioni sono prese per vere. Questo fa male al paese».