“Silvio Berlusconi, in un momento di sincerità, ha svelato come la stampa internazionale e nazionale sia tutta nelle mani dei comunisti. Non a caso, nel corso di questa campagna elettorale, è stato ridotto al silenzio e sottoposto nelle poche apparizioni in tv a veri e propri interrogatori con segugi travestiti da giornalisti”. A dichiararlo, in una nota, è stato Beppe Giulietti, portavoce Articolo 21.
“Ci auguriamo che questa persecuzione sia prossima alla fine, anzi sarebbe bello, per non dire bellissimo, che tutti i tg pubblici e privati lo prendessero finalmente sul serio e nelle serate editoriali decidessero di raffrontare i risultati elettorali con quei sondaggi che il presidente, pur essendo vietato dalla legge, ha dato a reti unificate”. Ha aggiunto Giulietti: “Siamo sicuri che farà piacere anche a lui vedere di quanto riuscirà a superare la quota del 75% che si è autoattribuita, peraltro con la consueta modestia”.
