Berlusconi / Patrizia D’Addario consegna sei nuovi nastri che documentano gli incontri con il premier. “Anche la scorta sapeva”. Spuntano telefonate tra il Cavaliere e Tarantini. Si indaga su una lista di 15 ragazze che partecipavano agli incontri

Sei nuove registrazioni  confermerebbero gli incontri con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Patrizia D’Addario, la escort barese coinvolta nel presunto giro di prostituzione di Giampaolo Tanrantini, ha depositato presso la Guardia di Finanza sei nastri audio di conversazioni avute con lo stesso imprenditore e con Barbara Montereale, l’altra ragazza coinvolta nella vicenda. Intanto spuntano delle telefonate tra Silvio Berlusconi e lo stesso Tarantini, conversazione dal «tono conviviale», come commentato dagli investigatori, in cui i due si mettevano d’accordo sugli incontri e le feste.

Secondo la D’Addario le nuove prove presentate alle Fiamme Gialle non solo confermerebbero l’esistenza di un vero e proprio giro di prostituzione gestito da Tarantini ma dimostrerebbero anche che ci sono dei testimoni degli incontri che avvenivano a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa, ad esempio gli uomini della scorta del Cavaliere, che presto verranno quindi convocati davanti ai magistrati per un riscontro.

E proprio grazie alle intercettazioni, si è scoperto che tra Berlusconi e Tarantini intercorreva un rapporto amichevole. Ci sarebbero diverse telefonate in cui si distingue la voce del premier e in cui i due appaiono in confidenza. A maggio inoltre, a Roma, alla festa per il compleanno per la moglie di Tarantini alla Casina Valadier hanno partecipato Paolo Berlusconi e Carlo Rossella.

Intanto, sempre sulla base delle intercettazioni, gli investigatori hanno stilato un elenco di 15 ragazze che avrebbero incontrato il premier. Ma le ricerche continuano perchè le ragazze del giro di Tarantini potrebbero essere molte di più. Sembra infatti che ci fosse una vera e propria organizzazione, di cui gli intermediari erano Maria Teresa De Nicolo, escort milanese indagata per induzione della prostituzione e Nicola D., il giovane barese di 27 anni sospettato dalla Guardia di finanza di essere uno spacciatore.

E Alessandro Mannarini, 35 anni,  indagato nell’inchiesta della procura di Bari per detenzione di sostanze stupefacenti, ascoltato dagli inquirenti, ha dichiarato che «A Villa Certosa siamo entrati senza essere sottoposti ad alcun controllo. Abbiamo superato tre varchi dove c’erano addirittura dei blindati, ma nessuno ci ha perquisito né ha controllato nelle borse delle signore».

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luiss_vcontursi