Il governo si appresta a varare in tempi brevi un pacchetto di aiuti «rilevanti» a favore dei settori auto, componentistica ed elettrodomestici. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un'intervista a Canale 5 nella trasmissione «Mattino 5».
ECONOMIA – «Nei prossimi giorni prenderemo provvedimenti in alcuni settori strategici come l'auto, della componentistica e anche per chi produce elettrodomestici che consentano un minore consumo di energia», interventi che «ammonteranno ad un totale abbastanza rilevante. I 40 miliardi già stanziati, potranno diventare 80 con i fondi europei, regionali e governativi». Contro la crisi «il governo ha già fatto molto. Ricordo che sono stato il primo a dire agli italiani che i loro risparmi non sarebbero andati perduti. Poi si è mossa l'Europa e sono stato io a convincere Bush e i suoi collaboratori, rimasti inerti davanti al fallimento della Lehmann Brothers, a muoversi e a stanziare oltre 700 miliardi di dollari».
GIUSTIZIA – Anche il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola aveva confermato, martedì sera, che «un provvedimento forte» arriverà al Consiglio dei ministri di venerdì. Il premier ha poi colto l'occasione per ricordare che il governo sta lavorando sul fronte giustizia: «È pronta la riforma della giustizia penale: la presenteremo nei prossimi giorni. Alla base ci sarà la separazione completa tra giudici e pm. Separeremo ordini e carriere».
SUPERIORITÀ MORALE SINISTRA – Il Cavaliere parla poi di politica e morale: «Non c'è e non c'è mai stata una presunta superiorità morale della sinistra», perché la «sinistra in passato viveva grazie ai rubli sporchi di sangue dell'Unione Sovietica» e oggi, come dimostrano i casi di Napoli e Firenze «ci sono dei professionisti della politica nella sinistra che non sanno neanche dove la moralità stia di casa». Berlusconi, poi, precisa che da parte sua «non c'è nessuna rivincita» nei confronti degli avversari politici e ricorda: «Nel '94 fui mandato a casa da giudici che volevano cambiare il risultato elettorale. Oggi ho la conferma che avevo ragione allora e ho ragione adesso: i giudici devono fare i giudici, sono un ordine e non un potere dello Stato». E ancora: «La politica deve essere indipendente dalla giustizia politicizzata, che è una malattia della democrazia».
