IRAN – Sull’argomento Iran, Berlusconi ha spiegato di essere «in piena sintonia» con il capo della Casa Bianca. Per il 5+1,ha aggiunto il premier «pensiamo di poter essere utili». «Abbiamo offerto la nostra disponibilità ad aggiungerci agli altri Paesi europei, oltre a Cina, Russia e Usa, nelle trattative con il governo iraniano perché conosciamo l’Iran dall’interno» ha detto il premier in conferenza stampa a Villa Madama dopo l’incontro con il presidente Usa, aggiungendo: «Molte nostre importanti aziende operano lì da diversi anni e pensiamo di poter essere utili a portare avanti la politica che Bush e Putin hanno individuato per quel Paese. Ma dobbiamo essere certi della volontà di andare verso un uso soltanto pacifico del nucleare».
«TUTTE LE OPZIONI SUL TAVOLO» – Da parte sua George W. Bush ha confermato che con l’Iran «tutte le opzioni sono sul tavolo», perché Teheran «deve rinunciare alle ambizioni di sviluppare armi nucleari». E sul 5+1 Bush ha assicurato che sta valutando «seriamente» la possibilità di un ingresso dell’Italia nel «5+1», il gruppo dei negoziatori sul programma nucleare iraniano.
PRESIDENZIALI USA – Nel corso della conferenza stampa il premier italiano si è anche schierato per le presidenziali Usa, rispondendo alla domanda diretta di una giornalista: «Preferisco Mc Cain – ha detto Berlusconi – per un motivo egoistico. Così non sarei io il più vecchio del G8».
BUSH CON NAPOLITANO – Sugli Usa e sulla loro politica «ci sono tante rappresentazioni caricaturali, tanta disinformazione e propaganda». Ne è convinto il presidente americano George W. Bush, che in tarda mattinata ha avuto un lungo faccia a faccia – a cui è seguito un pranzo di lavoro – con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’opinione negativa sugli Stati Uniti che si registra in varie parti del mondo, per il capo della Casa Bianca, non è giustificata: «La verità – ha detto incontrando alcuni borsisti all’American Academy, prima di raggiungere il Quirinale – è che siamo un Paese solidale e aperto e abbiamo a cuore i destini delle persone». «La miglior diplomazia dell’America – ha aggiunto – è far venire la gente nel nostro Paese» ad osservare «in prima persona la verità dell’America».
«CLIMA PIU’ COSTRUTTIVO» – Il colloquio tra Bush e Napolitano, che si è svolto tutto in inglese, lingua che il capo dello stato italiano ben conosce, è durato una quarantina di minuti. A quanto si apprende, il capo dello Stato ha espresso al presidente Usa la convinzione che, nella nuova situazione creatasi con le elezioni di aprile, si consoliderá la condivisione degli indirizzi fondamentali della politica estera, anche grazie ad un clima più costruttivo nella vita politica italiana. Quello di oggi è stato il terzo incontro fra i due capi di Stato. Nel confronto di quest’oggi i due presidenti hanno affrontato i temi più rilevanti nello scenario mondiale, a cominciare dalla situazione economica internazionale, in vista del G8 che si terrá il prossimo anno proprio in Italia. Altri temi prevalenti nella discussione tra i due capi di Stato hanno riguardato il processo di pace in Medio Oriente. Ampia la disamina dei risultati del vertice della Fao tenuto nei giorni scorsi a Roma. In agenda figuravano anche le questioni relative alla lotta al terrorismo e al crimine organizzato.
TRAFFICO E FISCHI – La giornata del presidente americano George W. Bush era iniziata tra fischi e invettive. Non quelli di gruppi no global e no war, che in concomitanza con la presenza a Roma del capo della Casa Bianca hanno deciso di promuovere iniziative per contestare la politica Usa nel mondo. Le reprimende a Bush sono invece arrivate da comuni cittadini. Tutta colpa delle ripercussioni sul traffico che la sua presenza ha causato. I blocchi alla circolazione imposti dalle forze dell’ordine intorno ai Parioli, dove sorge villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano in Italia, dove Bush alloggia, hanno esasperato i romani. Che al passaggio del corteo presidenziale hanno lanciato urla e fischi di protesta per le lunghe attese e l’impossibilità di muoversi a proprio piacimento.
IL PRIMO IMPEGNO – Il primo impegno di questa seconda giornata romana per il presidente americano è stato dunque all’American Academy, a villa Aurelia, dove ha partecipato ad una tavola rotonda con otto borsisti italiani della «Fulbright Best». Ad assistere tra il pubblico, ci sono tra gli altri l’ambasciatore Usa in Italia Ronald Spogli, il sindaco di Milano Letizia Moratti (a cui scherzosametne ha anche fatto l’occhiolino in segno di saluto), il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, l’amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo e quello di Poste Italiane Massimo Sarmi.
L’AGENDA ISTITUZIONALE – Ma i momenti clou della giornata di oggi sono gli incontri con i vertici istituzionali italiani: oltre a quello con il presidente della Repubblica, è previsto nel pomeriggio, quello con il premier Silvio Berlusconi, a cui è legato anche da rapporti di amicizia e con cui verrà affrontata, tra l’altro, la questione del nucleare iraniano. Sempre oggi il capo della Casa Bianca sarà raggiunto in Italia dalla moglie Laura. E con lei, domani, sarà ricevuto in udienza da papa Benedetto XVI.