Le condizioni di salute di Aung San Suu Kyi migliorano: la ‘pasionaria’ birmana risponde bene alle cure, ma avrebbe bisogno di un check-up completo da chi la conosce da tempo, come il suo medico personale, che pero’ rimane in prigione. Ne dà notizia l’agenzia di stampa Agi.
Dopo giorni di ansia, arrivano rassicurazioni sulle condizioni della Premio Nobel per la Pace, agli arresti domiciliari da quasi sei anni: fonti del suo Partito hanno però ripetuto che Suu Kyi, che ha trascorso agli arresti 13 degli ultimi 19 anni, ha bisogno di incontrare il suo medico personale. La 63enne leader dell’opposizione birmana, che non riusciva a bere e a mangiare ed aveva la pressione bassa, e’ stata di nuovo sottoposta a flebo intravenosa, lunedi’ quando la giunta ha concesso all’assistente del suo medico personale di incontrarla.
“Si sta riprendendo ed e’ migliorata, ma soffre ancora di crampi muscolari”, ha spiegato il portavoce del partito, dopo aver parlato con il medico che l’ha incontrata. Pyone Moe Ei ha trascorso quasi 5 ore nell’abitazione dove l’attivista e’ da anni agli arresti domiciliari. Gli Stati Uniti e i gruppi a tutela dei diritti umani hanno chiesto che Suu Kyi venga visitato dal suo medico personale, Tin Myo Win, che pero’ giovedi’ -dopo aver atteso per ore di incontrarla per il periodico check up- e’ stato inaspettatamente arrestato. Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ian Kelly, ha anche chiesto alla giunta di permettere a San Suu Kyi di vedere il suo avvocato e ha chiesto la liberazione immediata anche degli oltre 2.100 prigionieri politici arrestati dalla giunta birmana. (AGI)
Bia