La Bolivia ha ricordato il bicentenario della indipendenza, risalente al 1809, primo moto di liberazione di tutto il continente sudamericano, con una pericolosa doppia cerimonia.
Il presidente eletto, l’ex contadino Evo Morales, in un villaggio delle Ande, da cui era partita la rivolta antispagnola, con l’esercito schierato nelle divise storiche. Gli oppositori capeggiati da due donne, il prefetto di Chuquisaca Sabina Cuellar e il sindaco Aide Nava in un altro villaggio, con storia rivoluzionaria diversa.
La diaspora sembra oramai evidente e potrebbe preparare clamorose rivoluzioni istituzionali. C’è chi teme che lo Stato Andino possa spaccarsi in due.
