Nei giorni scorsi sono stati sequestrati dal Corpo forestale dello Stato tre esemplari di Aracnidi protetti dalla convenzione di Washington, detenuti senza autorizzazione. Il sequestro è avvenuto durante lo svolgimento dell’operazione “Ragnatela”, su delega della Procura della Repubblica di Bolzano ed effettuata dagli agenti del Corpo forestale dello Stato di Asiago in collaborazione con gli agenti del servizio CITES di Verona e del Corpo forestale della provincia di Bolzano che hanno eseguito una perquisizione ad un allevamento nel Comune di Brunico (BZ).
Sul luogo sono stati rinvenuti 450 esemplari di ragni custoditi illegalmente successivamente catalogati grazie all’ausilio di un valido esperto del Museo Naturalistico di Bolzano e dai tecnici specialisti Forestali. Tra gli esemplari, tutti provenienti da allevamenti in cattività , ne sono stati catalogati diversi appartenenti al continente americano della specie Brachipelma, Avicularia e Grammostola, alcuni al continente asiatico Chilobrachys e Poecilotheria ed altri ancora appartenenti al continente africano della specie Ceratogyrus.
Alcuni di questi rientrano nella convenzione di Washington e la loro detenzione doveva essere comunicata agli uffici competenti del Corpo forestale della Provincia Autonoma di Bolzano. Durante l’operazione sono stati rinvenuti un esemplare di Boa constrictor ed uno di Scolopendra morsitans. L’allevatore, all’oscuro degli obblighi in merito al possesso di questi animali protetti, risultava sprovvisto delle autorizzazioni necessarie alla loro detenzione. Vista l’estrema delicatezza di queste specie di Aracnidi si è ritenuto opportuno non spostare gli esemplari dal luogo del ritrovamento.